Posticipato il termine per l’invio dei contributi!
Nuova scadenza: 30 Aprile 2019
Call for abstracts
LA CONFERENZA
La nascita dell’Agenzia Nazionale per la Meteorologia e Climatologia (Italia Meteo), il trasferimento in Italia del centro di calcolo del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF): due eventi che contribuiscono a stimolare attenzioni e aspettative sulle previsioni meteorologiche e climatiche nel nostro Paese e sulle implicazioni future nei settori della ricerca, delle applicazioni e dei servizi legati alle attività di previsione.
Le associazioni SISC (Società Italiana per le Scienze del Clima) e AISAM (Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia) organizzano congiuntamente la Prima Conferenza Nazionale sulle Previsioni Meteorologiche e Climatiche.
Scopo principale della Conferenza è fare il punto sulle competenze e le attività nel campo delle previsioni meteorologiche e climatiche oggi in Italia, sia nell’ambito accademico e di ricerca, che in quello dei servizi operativi (per esempio, le agenzie meteo regionali).
L’invito a contribuire alla Conferenza è rivolto a tutti i soggetti interessati al tema delle previsioni e, in particolare, a tutte le persone impegnate nella ricerca e nella operatività, dalle scale del nowcasting meteorologico alle previsioni climatiche di lungo termine, incluse le proiezioni di cambiamento climatico.
La call for abstract è ora aperta.
Invitiamo ad inviare il vostro abstract su uno dei temi di interesse entro il 30 aprile 2019.
I TEMI
Nowcasting e previsioni a breve termine
(Coordinatori: Frank Marzano, Anna Maria Siani, Elisabetta Trovatore, Dino Zardi)
Questa sessione raccoglie contributi sulle previsioni atmosferiche e meteo–marine su tempi brevissimi (nowcasting in tempo quasi-reale con orizzonte orario) e brevi (previsioni numeriche con validità al più pluri–giornaliera).
Fra i temi trattati:
– stato dell’arte ed esempi di uso dei modelli di circolazione globale e ad area limitata in configurazione operativa;
– Integrazione di sistemi di osservazione (dalle stazioni meteorologiche o meteo–marine, ai sistemi di telerilevamento) per il monitoraggio in tempo quasi–reale dei fenomeni e la valutazione di tendenze a brevissimo termine (nowcasting);
– valorizzazione delle osservazioni mediante assimilazione dei dati in modelli previsionali numerici;
– uso di metodiche previsionali innovative (es. inferenza statistica, utilizzo di analoghi, reti neurali, ecc.);
– procedure e metodi di verifica sperimentale delle previsioni numeriche;
– integrazione fra sistemi di previsione e protocolli per l’emissione di avvisi e allerte.
Previsioni a medio termine e sub–stagionali
(Coordinatori: Carlo Cacciamani, Silvio Davolio, Rossella Ferretti)
Lo scopo della sessione è far conoscere l’attuale stato di sviluppo e implementazione di sistemi modellistici previsionali a livello nazionale, applicati a previsioni dal medio termine (5-7 giorni) fino alla scala mensile e sub-stagionale e a differenti scale spaziali. L’interesse verterà sia su approcci di tipo deterministico che di tipo probabilistico (ensemble prediction), sull’applicazione di procedure di assimilazione dati in contesto sia operativo che di ricerca.
La sessione vuole essere un’occasione di scambio, confronto e discussione tra ricerca e servizi, raccogliendo contributi da parte di sviluppatori di modelli, previsori meteorologici e oceanografi e utilizzatori finali in diverse aree di interesse e applicazione.
Previsioni stagionali e multi–annuali
(Coordinatori: Silvio Gualdi, Antonello Pasini, Valentina Pavan)
I principali centri di ricerca e servizi idro–meteorologici di tutto il mondo sono impegnati in una continua ricerca finalizzata al miglioramento della loro capacità di produrre e fornire previsioni affidabili di condizioni climatiche anomale e ad alto impatto alle scale stagionali e multi–annuali. Le previsioni climatiche a queste scale temporali, infatti, sono uno dei prodotti principali che alimentano i Servizi Climatici e in Italia, come in gran parte d’Europa, esse rappresentano il principale strumento previsionale a supporto della pianificazione di breve periodo in molti campi, che vanno dalla gestione delle risorse idriche alla pianificazione territoriale.
Negli ultimi decenni, molti passi avanti sono stati fatti nel miglioramento di questi prodotti, sia a livello globale che regionale. Attualmente, l’Italia partecipa e contribuisce attivamente a molti aspetti della ricerca associata alla produzione di previsioni stagionali e pluri-annuali: dallo sviluppo di sistemi previsionali globali, all’uso dei prodotti internazionali di tipo multi–model.
L’obiettivo di questa Sessione è presentare i principali risultati ottenuti nel campo delle previsioni stagionali e multi–annuali, sia a livello globale che locale. In particolare, sono invitati contributi che illustrino e discutano sistemi di previsioni stagionali e multi–annuali basati sia su modelli numerici che approcci statistici; metodi per migliorarne la qualità, valutarne lo skill e l’incertezza; strategie per comunicarne i benefici a decisori politici e del mondo economico.
Previsioni decadali e proiezioni di lungo termine
(Coordinatori: Erika Coppola, Simona Masina, Elisa Palazzi)
L’evoluzione del clima a scale di tempo decadali è la combinazione della variabilità climatica naturale e dei cambiamenti climatici forzati dall’uomo. I cambiamenti nella variabilità climatica naturale da un decennio all’altro possono, infatti, essere ampi al punto di mitigare o, viceversa, amplificare le tendenze antropogeniche. Poiché le previsioni decadali si inseriscono in una zona di transizione tra le previsioni influenzate dalle condizioni iniziali e quelle a lungo termine, influenzate maggiormente dalle forzanti esterne, è necessario combinare le tecniche per le proiezioni climatiche con quelle per le previsioni inizializzate.
Migliorare la nostra comprensione dei processi e dei meccanismi che controllano le previsioni del clima su scale di tempo decadali e le proiezioni climatiche fino ad arrivare alle scale di tempo secolari è essenziale per produrre informazioni utili a un’ampia gamma di utilizzatori finali che sono ad esempio chiamati a decidere in merito ad attività di pianificazione e adattamento ai cambiamenti climatici, specialmente a livello regionale (ad esempio in agricoltura, pianificazione urbana, salute, ecc.).
In questa sessione sarà illustrato lo stato dell’arte per quanto riguarda la conoscenza scientifica dei principali meccanismi e della loro interazione nell’ambito del sistema clima, connessi alla variabilità climatica, alla predicibilità climatica e ai cambiamenti climatici dalle scale decadali a quelle più lunghe, sia su scala globale che regionale.
FORMATO
La lingua ufficiale della Conferenza è l’italiano. L’abstract deve essere in italiano di lunghezza massima 8000 caratteri (spazi inclusi). I riferimenti bibliografici non devono essere inseriti nell’abstract ma in un apposito campo.
Le diapositive delle presentazioni orali e i poster potranno essere sia in inglese che in italiano.
Gli autori possono scegliere il tipo di presentazione preferito (orale o poster) nel modulo di invio dell’abstract.
Il formato della conferenza prevede l’accettazione di un numero limitato di presentazioni orali per dare ampio spazio alle sessioni di poster in modo da favorire l’interazione tra i partecipanti. Nel caso si scelga l’opzione “presentazione orale”, pertanto, non è detto che sia accettata come tale ma potrebbe essere convertita in poster.
SCADENZE
30 aprile 2019: scadenza per l’invio degli abstract
13 maggio 2019: invio notifiche di accettazione
20 maggio 2019: lancio del programma scientifico
17-18 giugno 2019: conferenza